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Sottotitoli per i non credenti alla pagina 666

Qualche lettore baciapile ha minacciato di citarmi in tribunale (qualche altro, piamente, di rompermi le ossa), farò anch'io oggi qualche citazione, ma non giudiziaria.
Comincio con Victor Hugo: "Inferno cristiano: fiamme; inferno maomettano: fiamme; inferno ebraico: fiamme; inferno indù: fiamme…che Dio sia un rosticciere?".
In tempi di terroristici proclami mortiferi, è bene ricordare che paura e intolleranza non covano solo sotto il turbante ma pure sotto la mitra, che, com'è noto, è anche il femminile della nota arma.
C'è chi ha detto: "Io, il signore Dio tuo, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano". Carino proprio. E misericordioso. Non me la sono inventata io, sta nel Deuteronomio 5,9. Da chi la pensa così cosa ti puoi aspettare?
Ma la Bibbia ne ha tanti e tanti d'inviti a stecchire, da rendere dissuasiva l'estrapolazione.
E le 114 sure del Corano e i 613 comandamenti del Talmud fanno insieme 727 disgrazie.
In un fazzolettino di terra sono nati tre cancri che ancora rodono il mondo. Da lì è partita la gioiosa idea che i princìpi religiosi debbano essere forma di vita politica e leggi dello Stato.
Fondamentalismo e integrismo appartengono ai popoli del Libro, e quel libro ha avuto successo editoriale perché forse sposa bene la natura dell'uomo. Che, ci viene detto, è fatto a somiglianza di Dio, e questo spiega perché di Costui è meglio non fidarsi.
Insomma, non è necessaria una lieta gita nelle accoglienti terre dei mullah per ispirarsi alla beatitudine del genocidio. N'è ricca anche la storia cristiana. Non solo dei secoli scorsi.
Appena ieri Pio XII benediceva i gagliardetti fascisti in partenza per la guerra di Spagna, bloccava l'enciclica contro il razzismo del suo predecessore Pio XI, non s'avvedeva dei crimini nazisti, né s'accorgeva della deportazione degli ebrei romani. "Era un tipo un po' distratto", conclude Jacopo Fo commentando quegli episodi nel suo "Il libro nero del Cristianesimo", Edizioni Nuovi Mondi.
E, appena oggi, Wojtyla accarezza Pinochet, incrementa stragi per Aids nel terzo mondo con la sua politica sulla natalità, beatifica Pio IX, nemico del liberalesimo, antisemita, promulgatore del "Sillabo"; leggetelo nell'edizione a cura di Ernesto Rossi, Kaos Edizioni, e poi mi date una voce.
A proposito di libri, ve ne segnalo alcuni da regalare a Natale, quando nasce Gesù Bambino: "Storia criminale del Cristianesimo" di Karlheinz Deschner, Ed. Ariele, primo uscito di dieci volumi; poi, costano meno di venti carte, due chicche: "Dio cavalca un cherubino", esilaranti stravaganze (e spesso cruente) della Bibbia edito da Baldini&Castoldi, e "La posizione della missionaria", sulle malefatte di Madre Teresa di Calcutta, pubblicato da Minimum Fax.
Segnalo vigorosamente anche tutti i libri del grande Piergiorgio Odifreddi.
Si dirà: ma i cattolici tra le loro fila hanno oggi da noi anche persone degne, come il Cardinale Martini, Monsignor Bettazzi, Don Ciotti…che volete vi dica…sono credenti che sbagliano.
Gianni Baget Bozzo, un tipo coerente con la sua fede, sostiene invece l'attualità di una guerra santa contro i musulmani; un tempo craxiano, ebbe a dire a Verona in un congresso: "La politica di Craxi ha per sé il presente ed il futuro, ha per sé l'eterno". In Cielo quella battuta la presero male, dell'eterno sono i proprietari e non l'affittano nemmeno con i patti in deroga. Oggi, don Gianni, diventato italoforzuto, afferma: "La marcia della pace Perugia-Assisi è un flagello di Dio. Porta male. I terremoti in Umbria sono un segno del Cielo: San Francesco vuole che la terra sia liberata dalla Perugia-Assisi. Finché ci sarà, i terremoti continueranno". Chi non sapeva che il Giullare di Dio fosse un sismologo, adesso lo sa. Né risparmia Giovanni Paolo II, e strilla: "…dimentica i martiri, i cristiani perseguitati nei paesi musulmani…i cristiani muoiono, papa Wojtyla tace!".
E qui, anche se quella tonaca tosta esagera, qualcosa di vero c'è. Stavolta il pontefice non si è schierato con la sua solita durezza (riservata, ad esempio, ai temi laici) contro gli arrabbiati di Allah, perché è più intelligente di Baget Bozzo…scusi Santità, so che non è un complimento, perché ci vuole poco. Egli sa che non è più tempo di saracini, con quelli là vorrebbe più unirsi che dividersi. Nel mondo occidentale in cui vive, soffrendolo, vede nei vecchi nemici tante cose comuni che quelli, nel buio di un loro medioevo, non scorgono; ogni guaio che capita al monoteismo gli appartiene. Dice Mohamed Arkoun, professore di storia del pensiero islamico alla Sorbona, che l'Islam ha forme "teologicamente protestanti e politicamente cattoliche". Wojtyla sa bene che dietro i B-52, perfino aldilà della stessa volontà di chi li guida, non c'è una crociata, ma roba che non gli conviene. Vengono avanti valori a lui invisi: libertà di costumi, pluralità di pensiero, razionalismo e nuove forme di spiritualità, conquiste scientifiche che lo atterriscono perché con esse la vita è sempre meno un prestito fatto da Dio.
Chissà se nei cortei antiamericani a queste cose hanno pensato, e chissà se fra quanti inneggiano balordamente alle armi americane quelle stesse cose le sanno.
E' quello il migliore dei mondi? Forse no, ma certamente è più libero di quanto vorrebbe il Libro nelle sue varie edizioni.
Ho cominciato con una citazione, altre ne ho fatte, concludo con la prossima, diceva Friedrich Nietzsche: "Dopo essere venuto a contatto con un uomo religioso, sento sempre il bisogno di lavarmi le mani". Anch'io. E per fargli maggiore dispetto, uso sapone allo zolfo.

 

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