Bandiera crocifissa. La Lega ha proposto di mettere sul tricolore anche la santa croce rianimando così chi ha sempre avversato Basaglia il quale volle la chiusura dei manicomi.
Da fonti attendibili apprendo che Gesù Cristo dapprima lieto per la notizia, informatosi poi presso il proprio press office a quale terra appartenesse quella bandiera, appreso che era quella italiana, si sia incazzato di brutto.
Bardo. Alla “Giornata dello Spettacolo”, dopo il party con Napolitano, il Ministro Sandro Bondi ha preso la penna (vincendo la resistenza di quest’ultima a essere da lui impugnata) e in una furiosa lettera al “Foglio” s’è detto indignato per le dichiarazioni (di trasparente critica all’attuale situazione politica e di plauso al Presidente della Repubblica), fatte da attori e registi.
Ha concluso affermando che non vale la pena di penare tanto per gente così schiava e genuflessa.
Penare tanto? Come? Tagliando il Fus, Fondo Unico per lo Spettacolo?... boh!
Già militante del Pci, per il quale fu anche sindaco di Fivizzano – notizia assente nella biografia fornita dal sito del governo italiano –, Bondi approdato con tempestività a Forza Italia e, scalando posizioni con salti degni di uno stambecco, è diventato un protagonista del Pdl e ministro dei Beni Culturali. Non pago del successo politico aspira anche alla gloria letteraria scrivendo poesie mai schiave e genuflesse. Ecco, ad esempio, alcuni versi dedicati alla signora Rosa madre di Berlusconi: Mani dello spirito / Anima trasfusa / Abbraccio d’amore / Madre di Dio.
In quest’ultimo verso, forse, ha un po’ esagerato; ma, si sa, quando uno non è schiavo né genuflesso questi rischi corre.
C’è poi un componimento intitolato “A Silvio” (chi sarà mai? Anche i più accreditati esegeti dell’Opera bondiana non sono riusciti a identificarlo) che così recita: Vita assaporata / Vita preceduta / Vita inseguita / Vita amata / Vita vitale / Vita ritrovata / Vita splendente / Vita disvelata / Vita nova.
Altre liriche sono dedicate a Fabrizio Cicchitto (tessera 2232 della P2), a Marcello Dell’Utri (condannato in prima istanza a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa), a Veronica Lario (poesia scritta prima che scoppiasse la nota lite col marito) e, mai asservendosi o genuflettendosi, perfino a Marinella, segretaria del Cavaliere.
… non vi sono piaciute?... allora ne propongo una dedicata a Susanna Tamaro: Vertigine del nulla / Pastura dell’angoscia / Cima della vita / Verità dell’amore.
Dite quel che volete, ma a me il primo verso sembra straordinario, un grande ritratto di quella scrittrice.
Bis. Ancora lui. Il ministro bardo. Dopo aver dichiarato tempo fa “Io l’arte moderna non la capisco” (e fa il Ministro dei Beni e Attività culturali), era ovvio che gli fosse indigesta la Biennale – molto buona questa recente edizione, pessimo ‘Padiglione Italia’ a parte – visitata da lui con disgusto prendendone pubblicamente le distanze.
Meravigliarsi? Perché? Bondi, oltre a dove adesso milita, viene dal Pci che ha sempre disprezzato le avanguardie artistiche e osteggiato particolarmente quelli che stando nel Partito le praticavano. Nel dopoguerra, tutto cominciò (in Italia, in Russia ci aveva già pensato Zdanov con metodi sbrigativi) quando Togliatti scrisse un famoso articolo su Rinascita – firmandosi Rodrigo di Castiglia – in cui definiva “mostruose” alcune opere presenti in un’esposizione bolognese che accoglieva parecchi artisti iscritti al Pci.
Bondi, almeno in questo, è coerente.
E tu scrivimi, scrivimi. Ha inviato alla sede genovese del ‘Giornale’ presso il quale collaborava una lettera di minacce delle Br verso se stesso. La Digos ha denunciato l'uomo, Francesco Guzzardi, per simulazione di reato e procurato allarme.
Brigatista fai da te?... ahi ahi ahi!
Zoom. La Camera vota no all’arresto di Cosentino. Niente intercettazioni telefoniche. Cancellare il reato (oltre a quelli già cancellati) di associazione mafiosa esterna. Processi accelerati in modo che alcuni, uno in particolare ma non è il solo perché ha tanti amici, possano sfuggire a pene che rischiano… quando sento parlare di “banda larga”, mai penso alla Rete e alla Tv.
Esco e chiudo se qualcuno mi cerca sto al bar.
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