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Manine senza manette

 

14 gennaio ‘15.
- Napolitano ci lascia…
- Di già?!

 

 

Alfano. “Userò con la corruzione la stessa determinazione che uso con la mafia”.
#Buzzistaisereno.

 

 

Annunci (1). Di solito uno statista non annuncia le operazioni più riservate, ma in Pitalia (copyright Francesco Muzzioli) le cose vanno diversamente.
Il giovane statista Renzi il 22 aprile dell’anno scorso, in conferenza stampa (poi, non sazio, su Facebook), avverte che declassificherà gli atti segreti sulle stragi nel nostro Paese dal  1969 al 1984.
A novembre (7 mesi dopo!), grande stupore. In quegli armadi solo carte pressoché inutili.
Forse le cose stavano così da tempo, ma se per caso fossero state necessarie altre “pulizie” ecco che qualche domestico s’è portato avanti col lavoro. In fondo, era stato avvertito. Con largo anticipo.

 

 

Annunci (2).  Al giovane statista Renzi, talvolta, capita d’annunciare cose con un certo ritardo.
Ad esempio, molti si chiedevano a chi appartenesse la manina che ha scritto il 19bis, norma in primis ‘salva Berlusconi’, ma che comunque salva i grandi evasori, escludendo la loro punibilità entro una soglia del 3% d’evasione sull’imponibile. Soltanto giorni dopo l’inizio di quell’angoscioso interrogarsi dei media, ha ammesso che la manina (… salva manette) era sua.
Con Alfano che annuncia la sua intransigenza con la mafia e Renzi che promette la lotta all’evasione fiscale, via, ammettiamolo siamo in una botte di ferro.
La stessa nella quale Attilio Regolo, spericolato discesista, ruzzolò dalla cima d’una collina a valle.

 

 

Annunci (3).  Il giovane statista Renzi, certe volte annuncia cose che poi non accadono.
Ricordate l’annuncio che l’abbonamento alla Rai sarebbe stato messo sulla bolletta della luce? Vecchia idea, in anni lontani già profilata, in maniera da stroncare l’evasione – esonerando chi per basso reddito non può permettersi di pagare – e, al tempo stesso riducendo di circa il 50% l’attuale esborso portandolo a poco più di 60 euro.
Bene. Ieri mi ha raggiunto una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che ricorda d’effettuare il pagamento, entro il 31 gennaio, pari a euro 113,50.
E l’annuncio del giovane statista? Un annuncio. Importante è darlo, non inverarlo.

 

 

Charlie Hebdo (1). Qualcuno ha formulato l’ipotesi che l’attentato sia legato all’uscita – proprio il 7 gennaio – del libro, “Sottomissione”, di Houellebecq che, sgradito ai musulmani (e anche alla Sinistra buonista), nelle sue pagine, da tempo, lancia ragionati allarmi sull’islamizzazione della Francia.
Sullo stesso cursore di pensiero troviamo un’altra scomoda e benvenuta intelligenza: Michel Onfray noto per il suo trattato di ateologia e per le sue posizioni anti-cristiane e favorevoli al libertinismo.

 

 

Charlie Hebdo (2). “Non può esserci civiltà democratica laddove la critica alla religione (e anche all’ateismo, ovviamente) non è libera. Le comunità religiose abbiano dunque il coraggio di rinunciare per prime a ogni protezione legale riservata al “sacro”, “al sentimento religioso”. Dio, se esiste, non ha certo bisogno di qualche legge per proteggersi. I leader religiosi invece sì, perché servono a immunizzarsi dalle critiche, a dotarsi di uno strumento utile alla conservazione del proprio potere. Ora devono scegliere da che parte stare: dalla parte della libertà di tutti o dalla parte del privilegio per sé”.
(Raffaele Carcano, Segr. Naz. Unione Atei Agnostici Razionalisti su Micromega, 8 gennaio ‘15.)
 

 

Charlie Hebdo (3). Anche in occasione del recente attentato a Parigi, c’è stato chi, in preda ad un’overdose di melanzane alla parmigiana, ha balbutito circa l’esistenza di un Islam “buono” e di un altro “cattivo” e fuori delle intenzioni del Corano.
Tutto ciò favorisce soltanto la Destra che trova più ascolto alle sue livorose speculazioni. 
Ogni religione monoteista, proprio per il fatto di esserlo, esclude la possibilità di credere in altre fedi e i suoi fedeli desiderano squartare quegli altri credenti.
I seguaci di Allah stanno facendo quello che già hanno fatto i cristiani, e segnatamente i cattolici, quando avevano la forza per farlo. Ma pure una differenza c’è: questi musulmani che agiscono nel XXI secolo si comportano come se vivessero centinaia di anni fa rovesciando sullo scenario del mondo, attraverso i nuovi media, la spazzatura – e solo quella – del Medio Evo.
Tentano di fare arretrare il mondo portandolo nelle tenebre del loro agire.
Ogni Libro, poi, di qualunque religione, è scritto in modo ambiguo, tanto che sia possibile interpretarlo con plurali pratiche in maniera che nessuna di quelle possa essere esclusa con certezza.

 

 

Zoom. "Dottrine fantastiche (come il cristianesimo, l’islamismo, il nazismo o il comunismo) richiedono la fede unanime. Ma se qualcuno lancia dei dubbi sul credo di milioni, ecco che compaiono paura e odio, camere a gas e di tortura, roghi, la forca, e i reparti di psichiatria”.
(Edward Abbey, A Voice Crying in the Wilderness, 1989)

 

 

Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca, sto al bar.

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