Questa sezione del sito Nybramedia fino al mese di giugno ’19 ospitava ogni mese miei commenti sull’attualità artistica, sociale, politica. Da ottobre di quest’anno 2019 cambia il suo formato.
Riporterò, infatti, frasi tratte dalla letteratura e dal giornalismo, battute cinematografiche e teatrali, scritte sui muri o su volantini oppure trovate sul web.
Cose cui talvolta mi hanno fatto pensare gli avvenimenti del mese, oppure mi sono venute alla mente da ricordi lontani.
Tutti gli scritti, però, saranno ispirati alla dea chiamata Brevità.
Se qualche rara eccezione ci sarà riportando parole mie, sempre alla legge di quella dea si atterrà.
Perché questo cambio di rotta rispetto alle passate edizioni che vanno avanti dal febbraio 2000?
Sono in tanti a scrivere e commentare i fatti correnti.
Aggiungere anche mie parole? Sono proprio necessarie? Non credo.
È stato detto che la carta è stanca. Ma anche altri supporti.
Non voglio, almeno qui, aggiungere nuovi sfinimenti a quella tombale spossatezza.
- Ricordo due figure alle quali sono stato legato da amicizia e momenti di lavoro.
* “Gli italiani ricordano 2 sole cose: la storia del calcio e le canzoni di Sanremo”.
Andrea Camilleri (1925 – 2019)
* “Quando incontrate una persona che ha dei dubbi state tranquilli, vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è tollerante, quando invece incontrate quelli con certezze, la fede incrollabile, vi dovete mettere paura, perché la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenza”.
Luciano De Crescenzo (1928 – 2019)
- “Un cacciatore di Tessancourt ha costretto sua moglie e il suo ganzo, tenendoli sotto tiro col fucile, ad attendere sul talamo adultero il gendarme incaricato di stendere il verbale. Così per tre ore. S’ignora che cosa si siano detti in quel tempo”.
Félix Fénéon, (1861 – 1944)
Da “Romanzi in tre righe”, ispirati a episodi di cronaca, 1906
- A Gioia Tauro, un bidello ha ucciso a bastonate davanti ai bambini un gatto colpevole d’essersi introdotto nella palestra della scuola.
Raggiunto da un’interrogazione parlamentare sul caso, Marco Bussetti, allora Ministro leghista dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, laureatosi a 38 anni in educazione fisica, ha replicato affermando che il felino si era suicidato. I particolari QUI.
- “Gesucrì torna a Surriento”.
Mauro Pedretti, da “Parole in ritirata. Scritte raccolte nei cessi”. Stampa Alternativa, 1993
- “Caro Matteo, mi presento: sono la Beata Vergine Maria, colei che hai ringraziato in un tweet. (…) Ti sei definito felice che il decreto Sicurezza bis sia passato proprio “il 5 agosto che per chi è stato a Medjugorje rappresenta il compleanno della Vergine Maria”. Tanto per cominciare: grazie per il pensiero, Matteo, ma come certi mariti distratti hai toppato la data. Io sono nata l’8 settembre. Il 5 agosto è nata la Madonna di Medjugorje, nello specifico una collega che non esiste, una che definirei la Mark Caltagirone delle apparizioni mariane, per fare un esempio alla tua portata (…) Guarda, te la faccio più semplice ancora: l’apparizione della Madonna di Medjugorje non è mai avvenuta, la sparizione dei 49 milioni della Lega invece sì. (continua)
Selvaggia Lucarelli: “Tra un rosario e un moijto”, il Fatto, 7 agosto 2019
- Comunque, non possiamo davvero tenerli tutti noi. Sono violenti. Maleducati. Ignoranti. E rubano.
I leghisti vanno distribuiti in tutta Europa.
Da “Critica liberale”, 15 agosto 2019
* Renzi: “Nel Pd mi sentivo un intruso”. No Renzi, non dica così. È in Italia che lei è un intruso.
* Non pochi i cognomi incresciosi che hanno seguito Renzi; oltre, l’evidentemente autoironico, Migliore (Gennaro), spiccano la tediosa Lisa Noia e l’imbarazzante Irene Fregolent.
* L’Italia ha sete di una nuova politica verso l’Europa. Ecco perché agli Affari Esteri ci è andato un bibitaro.
Anonimo del XXI secolo
- Sono arrivato alla canuta ora in cui correggere le bozze della nostra vita come fossero quelle di un libro. Fare di un periodo una frase, di una frase una parola, di una parola, niente. Di un anno fare un mese, di un mese un giorno, di un giorno l’alba che lo annuncia”.
Eugenio Baroncelli, da “Libro delle candele”, Sellerio, 2010
- “È il nascere che non ci voleva”
Céline, da “Morte a credito”, 1936
Esco e chiudo. Se qualcuno mi cerca sto al bar.
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