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Segnalato su Webtrekitalia - Portale di cultura Trek

L'ospite accanto a me è Sergio Spina. Chi sfogliasse il Radiocorriere della settimana dal 3 al 9 gennaio 1954, la settimana in cui nacque la tv in Italia, troverebbe mercoledì 6 alle 19.00 un programma chiamato "Strapaese", per la regìa di Sergio Spina. Cosa che lo portò ad essere iscritto di diritto nella storia della nostra tv. Gli portò però anche zella. Lo stesso anno, per motivi politici, fu licenziato dalla Rai da un tale che nemmeno nomino sennò insozzo 'sta taverna spaziale.
Da allora molti successi legati al piccolo schermo ma anche al cinema, per esempio, un lungometraggio sulla guerra d'Algeria con il commento di Sartre, ed altro di cui dirò dopo. In epoca più recente ha ideato le formule visive di "Samarcanda" e "Mixer" che hanno portato al successo Santoro e Minoli. Che questo sia stato un merito o una colpa, giudicate voi.
E' anche un competente e polemico gastronomo, cliccate: http://www.dossier.net/cucina/attestato/prese.htm e ne avrete, manco a dirlo, un assaggio. Appassionato motociclista, passa rombando…colleghi pedoni, occhio!

 

Benvenuto a bordo, Sergio
Ciao Armando
…voglio farti assaggiare questo Dolcetto d'Alba di Prunotto…qua il bicchiere…ecco fatto.
Senti, il Capitano Picard è bravissimo, a Roma, per lodarne la guida, direbbero "è un bel manico", però noi nello spazio stiamo, schizziamo "a palla", per prudenza, facciamo un gioco, sperando che resti tale, trasmetti in poche battute alla Terra il tuo ritratto, insomma come vorresti essere ricordato dagli umani…
No, non vorrei, anzi non voglio essere ricordato. Per svariate ragioni: uno) inutile che m'illuda, non c'è motivo plausibile perché io sia ricordato da chicchessia per checchessia; due) è arcisicuro che se mai accadesse questo, cioè di essere ricordato, lo sarei per ragioni, fatti, "opere" che io sicuramente aborro; tre) la prima condizione per essere ricordato è quella di essere scomparso: non mi va di pensarci; quattro) beh!…una cosa ci sarebbe…vorrei che si dicesse di me che "non ho mai dato fastidio a una mosca", il contrario non è vero
Come ho già ricordato, quando nacque la tv, tu c'eri. Ce n'è abbastanza per chiederti: che cos'è la tv? Condividi oppure no gli strali di Popper contro il piccolo schermo?
Io non c'ero. Se c'ero dormivo. O avrei fatto meglio a dormire, per non vedere a quale punto di mediocrità culturale ed etica questo mezzo è precipitato. No, Popper i suoi strali può scagliarseli dove non dico. Questa televisione LA televisione per le mille ragioni e le mille cause, concause, rapporti di dipendenza, di sudditanza, di egemonia imposta e subita, questa televisione, LA televisione è il risultato (ma anche un ingranaggio primario) di quella sciagura cosmica che va sotto il nome di globalizzazione, o se si preferisce di capitalismo ottuso e trionfante: e a chi i due aggettivi sembrassero in contraddizione l'un con l'altro, vuol dire che è incurabile
Più volte è stato tentato il passaggio di un successo radiofonico allo schermo tv.
A parte "La Corrida", è stato sempre un fiasco. Qual è la spiegazione?
Sono stato direttamente coinvolto nel deludente tentativo di portare "Radio anch'io" sul piccolo schermo (come piace ai critici formalisti parlare di "piccolo schermo"!): assumendomi la mia buona parte di responsabilità…col cavolo!…ho potuto rendermi conto che la Tv immiserisce qualsiasi messaggio. Lo fa istituzionalmente, lo fa culturalmente, lo fa politicamente, lo fa con la rozzezza dei suoi messaggi, con la boria dei suoi funzionari, con la spocchia dei suoi dirigenti
L'arte elettronica, la vedi come una smaterializzazione del corpo fisico delle arti così come
le conoscevamo? O come una sua protesi? Oppure una mutazione genetica?
Due ipotesi:, e dico subito che propendo per la prima: o la domanda è troppo difficile per me, oppure è troppo sce…vra di argomentazioni critiche, troppo stu…diata per epater i poveri di spirito, a costoro sia concesso il paradiso dei teleutenti
Amen!…Poiché ti so sceneggiatore esperto e studioso di comunicazione, nonché regista di videoclip musicali che poi inserivi in "Mixer", ti chiedo: per i videoclip, si è parlato di sinestesia, "vedere con le orecchie / sentire con gli occhi", quali sono i segni distintivi di quell'espressività?
Perché i miei video sono più sinestetici di altri? La sinestesia, è connaturata alla televisione ma anche, perdonami l'ardire un po' retrò, a tutte le arti della rappresentazione pubblica. Non parlare dunque di sinestesia in casa del sinestetizzatore
Hai diretto due film, "L'Asino d'oro", dal Satyricon, nel 1970 e un altro di cui mo', scusami, non ricordo il titolo…so che non ami quelle tue creature. "L'Asino d'oro", passato anche di recente su di una tv privata, a me piace. Ma vuoi vedere che sbaglio io? Sia come sia, qual è, a tuo avviso, il più grave difetto dei giovani cineasti italiani dei nostri giorni?
Se ti è piaciuto "L'Asino d'oro" lo si deve al fatto che non capisci niente di cinema. L'altro film a cui ti riferivi, doveva chiamarsi "Fantabulous", ma un solerte distributore ne trasformò il titolo in "La donna, il sesso e il Superuomo" con la malcelata speranza di coinvolgere un pubblico di voyeurs.
Sulla seconda domanda, che vuoi che ti dica…ci sono i buoni e i cattivi, i bravi e gli incapaci, i furbi e gli ingenui. Forse ci sono troppi furbi e a me non piacciono.
Immaginiamo una fantacatastrofe: Sergio Spina, Ministro dello Spettacolo…peggio di così! Il provvedimento che disporresti per rilanciare il cinema italiano sul mercato?
Dimettermi in tuo favore
Ottima idea!…Nel '98, hai pubblicato per l'editore Manni "Killernet", un thriller ambientato nelle stanze della Rai. Attraverso l'omicidio di una funzionaria, è possibile leggervi in sorniona trasparenza la meccanica di tanti misteri italiani. Ora ti chiedo un giudizio sulla produzione italiana del giallo che s'è irrobustita in questi ultimi anni. Da Camilleri a Lucarelli ad altri ancora, i nomi non mancano…
Mi rifiuto di dilungarmi su colleghi, in questo caso gli scrittori di polizieschi che hanno il torto marcio di vendere migliaia di copie dei loro brogliacci, quando il mio piccolo gioiello
ha invece allietato lo spirito di pochi Fans…prego chi cura l'edizione di questo sito di
scrivere fans in grassetto e sottolineato, quegli eroi se lo meritano
Sei un noto gastronomo, hai collaborato alla Guida dell'Espresso fin dalla sua nascita…non posso lasciarmi sfuggire un boccone così ghiotto…e allora ti chiedo d'illuminare questo pellegrino enogastronomico che ti sta intervistando: il più grande pregio e il più grave difetto della ristorazione italiana oggi…
Se c'è una cosa che detesto al mondo è parlare di cibi, di gastronomia e soprattutto di ristoranti. Dodici anni di Guida dell'Espresso mi hanno dolorosamente anestetizzato.
Posso solo dirti questo (e non prendertela a male): il più grande pregio della ristorazione italiana è quello di esistere. Il più grande difetto è quello di perseverare
A tutti gli ospiti di questa vineria spaziale, chiedo sempre di fare una riflessione sul mito di Star Trek…che cosa rappresenta secondo te?
E qui casca l'asino. Cioè Sergio Spina. Non ho mai guardato Star Trek. Almeno con la dovuta attenzione. Non c'è un solo episodio che mi sia rimasto impresso.
L'unica sensazione, piuttosto penosa, è quella di una saga vagamente imperialista, appecoronata sulla American way of life di una rivoltante banalità nelle storie e nei personaggi. Bisogna d'altra parte rendersi conto che, in questo campo, le mie avventure preferite erano quelle di Jeff Hawk nello Spazio! e i film spaziali di Ed Wood definito, a ragione, il peggiore regista nella storia del cinema americano
Ci divide il giudizio che dai su Star Trek, ma non per questo termina qui l'intervista, termina perché è finita la bottiglia di Dolcetto d'Alba di Prunotto.
Però torna a trovarmi, io qua sto…intesi eh?
Di sicuro. Dasvidania!
Vabbè, ti piaccia o no, ti saluto com'è d'obbligo sull'Enterprise: lunga vita e prosperità!

 

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Vi preghiamo di non richiedere alla redazione recapiti telefonici, mail o postali dei nostri ospiti che non dispongano di un sito web; non possiamo trasmetterli in ottemperanza alla vigente legge sulla privacy.

 

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commenti presenti

la luna è presente, il cielo a volte manca. Da Avellino non si scorge quasi Mai. Forse.

inviato da spina sergio
 

non vorrei che si pensasse ad un impostore. sono 1 dei tanti spina sergio esistenti(in questo universo o su questa astronave?).ma vi assicuro, sono autentico,come la "passione" per la migliore invenzione di Noè (per - Bacco). lo testimonia un ottimo aglianico che mi suggerisce di dire la verità tutta la verità nientaltro che la verità.spero di non aver dato troppo fastidio a Spina Sergio.con l'augurio di un buon bicchiere in compagnia,sempre gradito e mai dimenticato.PACE E SERENITA'

inviato da spina sergio
 

Nella migliore tradizione dello spazio cosmico, a domanda non risponde nessuno! se disturbo Qualcuno, Vi prego di comunicarmelo, non era e non é mia intenzione. speravo solo di fare due, o forse tre chiacchiere con qualcuno, sperando di apprendere una qualsiasi conoscenza in piu'. Forse sono ostinato a credere nel genere umano, ma preferisco continuare così.Vi auguro Pace e Serenità comunque.

inviato da spina sergio
 

A proposito di luna: l'altra sera, a Sant'Andrea sul mare, c'è stata un'alba di luna favolosa. Avevamo appena finito di far fuori un barbecue di polpi, gamberoni e pesce spada sul terrazzino di un amico. In quel momento non ho chiesto "che fai tu luna in ciel", ma ho detto: "Luna, non potresti essere altrove. Piuttosto, grazie.". Srani gli effetti di sinestesia tra pesce e luna...eh?

inviato domenica 15 luglio 2007 da philip farah
 

La redazione precisa: il Sergio Spina che ci ha inviato i precedenti msg - qualora a qualcuno fosse sfuggito - è solo un omonimo dell'intervistato. Living Color

inviato da Living Color
 

Buone domande. Belle risposte. Complimenti all'intervistatore e all'intervistato.marta fonseca

inviato da marta fonseca
 

In questo sito sono presenti solo nomi della sinistra dimostrando il settarismo di chi conduce questo giornale telematico. Non se ne vergogna Adolgiso? Corsaro Nero

inviato da Corsaro Nero
 

Bravo Spina! Le cose dette sulla Tv e dette da te che la conosci così bene hanno un valore ancora più forte. Giorgio

inviato da Giorgio
 

Concordo sul fatto che Spina dica delle cose giustissime sulla tv (e pure sul cinema). Ho trovato, però, troppo brusca la sua risposta suPopper. In fondo, mi pare che sia stato uno di quelli che mette sull'avviso circa l'insidia che può contenere la tv. Cari saluti. marisa derossi

inviato da marisa derossi
 

Ricordo il Mixer di Spina, l'ho visto tante volte. Forse sbaglierò, ma Minoli pur essendo allora alle prime armi mi sembrava migliore di quello di oggi troppo impegnato a rappresentare se stesso. Allora inquadrature innovative, controcampi tempestivi, bella tv. Complimenti a Spina. Galassia Blu

inviato da Galassia Blu
 

Chissà se ti ricordi di me. Mi chiamo Fabio Minelli, all'epoca di Samarcanda ero un tecnico al mio primo contratto a t.d. e vedendoti dirigere ho imparato tante cose da te. Grazie Sergio. Fabio Minelli

inviato da Fabio Minelli
 

Sulla Tv è stato scritto tanto e forse mi aggiungerò anch'io se riuscirò a pubblicare un mio libro. Spina dice bene circa l'ambiente (non solo alla Rai, non solo in Italia) che determina cattivi prodotti. E' un mezzo che, tranne rari casi, invoglia il potere a mettere i più ottusi censori a governare le trasmissioni. Vorrò soffermarmi in quella mia pubblicazione ,ammesso che ci riesca a farlaa, su come la radio sia stata per la tv una buona maestra allorchè era al servizio del governo. Con una differenza che un tempo (ma oggi non è più vero) riusciva ad avere una maggiore dignità culturale rispetto alla tv. Alla censura s'è aggiunta l'ignoranza, la faciloneria, il pressapochismo. Perfino certe trasmissioni cosiddette leggere erano fatte bene (ricordate Antonello Falqui?), ora quelle stesse sonoi inguardabili. Cordialità e saluti. gianna martinelli

inviato da gianna martinelli
 

 

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