Tutte le mie operazioni - letterarie, sonore, visive, teatrali - hanno per set il senza.
Il linguista Giacomo Devoto così chiosa la preposizione senza: Dal latino (ab)sentia, forma di ablativo irrigidita a uso di preposizione: <in assenza di>
Alcuni malevoli sostengono che io sia uno senza arte né parte, che faccio cose senza senso, senza capo e senza coda, e così via senzeggiando.
E linvidia che li fa parlare.
Sette coccodrilli è scaricabile in formato pdf da qui
Sei personaggi celebri attraversano il set della Storia inseguendo lAutore tra abitudini rovinose e stupefacenti, e inoltre maliziosi giochi di società, indovinelli crudeli, parole crociate a luci rosse, consigli sugli alcolici e suggerimenti per il gioco del Lotto
Graphic designer: Daisy Jacuzzi
Pagg. 104, L. 12. 000
Editore: Stampa Alternativa, http://www.stampalternativa.it/
Il libro è esaurito. Il suo autore pure.
Film senza Film, però, è scaricabile in formato pdf da qui
Questo libro è stato pubblicato una prima volta nel 1986.
Nonostante la precaria distribuzione, Film senza Film ebbe buona, fin troppo generosa, accoglienza.
Sono grato a quellEditore per lospitalità nel suo catalogo, ma ledizione che riconosco valida per un giudizio, è la presente.
Qui, infatti, ogni cosa che non va (a cominciare dallesistenza stessa del testo), è colpa mia.
Non cè una prefazione perché, esclusi rarissimi casi, la giudico un rito propiziatorio, e apotropaico, con il quale lautore tenta deternarsi in un applauso da lui stesso implorato a qualche amica/o, che poi gliene vorrà a vita, non perdonandosi quelle righe encomiastiche: ho visto amicizie spezzarsi fin dalla data del finito di stampare.
Prefacendomi e postfacendomi - e anche facendomi e basta - dirò che mi reputo autore di volumi piú che di libri; è stato giustamente scritto che la carta è stanca, spero di non aggiungere con questa prova fatali sfinimenti a quella tombale spossatezza.
Un ringraziamento assolutamente non formale lo rivolgo a quanti mi hanno aiutato nel lavoro di ricerche e documentazioni: Elsa Bastianini, Gesualdo Bufalino, Ingrid Calgan, Andrea Camilleri, Clementina Ciccarelli, Romano Di Mascolo, Sara Giànoli, Daniela Guardamagna, Nicola Longo, Aldo Mastropasqua, Gigi Matelli, Giuseppe Aldo Rossi, Flavia Silvestri, Raffaele Simone, il Centro Studi sul Modernariato Prae/Post; preciso, affinché non li perseguitiate, che idee, tendenze e scelte contenute nelle pagine seguenti, dei nomi prima citati, non ne rappresentano i convincimenti spesso lontani dai miei, mi sono avvalso soltanto della loro amichevole e preziosa collaborazione.
Un grazie a parte, a due grandi medici di Roma, Gherardo Mannino e Michele Nicoletti, che mi hanno rimesso in piedi dopo rovinose cadute; adesso sapete con chi prendervela.
lautore
"Epistolario è del 1981.
Fu pubblicato dalla Exit Edizioni con il sostegno della UPC (Unione Produzioni Culturali).
Entrambe le sigle, oggi, non esistono piú.
Temo che alla loro scomparsa io non sia estraneo, avendole danneggiate in modo irreparabile con la mia pubblicazione di allora
...infanzia, adolescenza, giovinezza, educazione sentimentale, perversioni, droga, alcol, lotta politica, amori e riflessioni nelle confessioni segrete di uno dei piú inquietanti autori di questo secolo...
Editore: Exit Edizioni, pagg. 72, L. 4. 000
Adolgiso: la nascita di uno scrittore fuori della letteratura (Corrado Costa)
Epistolario è scaricabile in formato e-book pdf da qui
In questo 2090, 150° anniversario della nascita di Armando Adolgiso, stiamo assistendo, comera prevedibile, alla pubblicazione di numerosi scritti critici sulla vita e lopera del Nostro.
A molti siamo debitori di documenti e contributi. I loro nomi li troverete appresso.
Ma qui vogliamo esprimere un ringraziamento particolare alla Signora - della quale rispettiamo la volontà di anonimato - che lAdolgiso negli anni prima della sua misteriosa scomparsa, frequentò assiduamente. A quella gentile e premurosa Creatura (esercitava allora quella che viene definita la piú antica professione del mondo) molto dobbiamo in suggerimenti e aneddoti che rappresentano un così grande volume dinformazioni che non tutto quanto abbiamo raccolto ci è stato possibile riversare nelle pagine che seguono. Fra le cose che non hanno trovato spazio di pubblicazione, qui ci piace recuperarne una. Si tratta di un saluto caratteristico che la Signora, dopo aver incassato i soldi della sua prestazione, soleva fare allAdolgiso sulluscio mentre egli, pensoso come sempre, andava via: Dio ti benedica Armando!.
Così noi per lui.
Il resto è silenzio è del 1982.
Fu pubblicato da Le Parole Gelate.
Distribuito da Il Catalogo che, nel frattempo, ha chiuso i battenti...gesù!
La casa editrice, invece, esiste ancora. Anche se il suo direttore editoriale, Luciano Martinis - pittore, scultore, grafico, raffinatissimo collezionista di maschere tribali africane - , è fuggito da Roma poco dopo la pubblicazione di quel libro, chissà perché.
Secondo alcuni, vive sotto falso nome ad Ampezzo (Udine), via Nazionale 107, cap 33021.
E il suo ultimo domicilio conosciuto.
Un agguato teppistico alla signora Scrittura
Un attentato terroristico contro il signor Lettore
LAutore come assassino e il libro come Vittima
Edizioni Le Parole Gelate
Pagg. (essendo ogni pagina contrassegnata con lo 0, non è possibile indicarne il numero)
L. 8.000
Il Resto è silenzio, è scaricabile in formato e-book pdf da qui
Questo libro di Adolgiso è insomma metafora di se stesso...succinto da non esistere: una serie di presentazioni, prefazioni, premesse, etc. a cui mai segue loggetto presentato...tale deliberata assenza può voler dire che il linguaggio è del tutto in grado di fare a meno di un oggetto; può indicare che il linguaggio è ormai totalmente estraniato dal mondo e incapace di coglierlo; può alludere al fatto che luomo parla senza veramente sapere ciò di cui sta parlando oppure che parla di cose che non esistono; può infine significare che non esiste nulla di cui valga la pena o sia necessario parlare...il significato sostanziale dellopera è forse contenuto in una battuta che Adolgiso situa alla fine di una delle tante introduzioni: Una volta si chiedeva ai poeti di esprimere linesprimibile. Siamo stati accontentati. Perché non chiedere oggi: inesprimi lesprimibile?
(da una recensione di Paolo Fenoglio)
Un mio racconto, "Storia d'O", è stato pubblicato sul web da CALIBROZEROQUINDICI
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