Gloria Soriani, artista verbovisiva
Nasco nel 1957 in un paese della campagna ferrarese, dove trascorro un’infanzia felice.
A 10 anni ci trasferiamo in città, a 18, al locale liceo, incontro il compagno della mia vita. Trovo lavoro al Conservatorio di musica, e mi laureo in filosofia. Comincio a praticare la calligrafia, poi la miniatura antica, e acquisto abilità nel riprodurre le forme delle lettere, studiandone l’armonia delle proporzioni e dei volumi. Da un felice menage a tre, la musica (classica ed etnica), l’arte del ‘900 e gli studi filosofici partorisco il mio lavoro: passo dal senso della parola al segno della lettera. L’interesse per la storia della scrittura, e i costanti viaggi conoscitivi che, insieme con il mio compagno facciamo per il mondo, mi ha condotto ad interessarmi delle culture “altre”: ebraico, armeno, arabo, tibetano, cinese, zingaro. Spero di continuare a viaggiare, per scoprire e incuriosirmi degli uomini, nella certezza che insieme si può, e si deve trovare una ragione comune.
Sito web: http://gloriasoriani.interfree.it
Dopo avere raccolto migliaia di forme di lettere alfabetiche, ispirate alla produzione artistica di Mirò, Kandinsky, Klee, Picasso e Braque, ho creato un alfabeto ispirato a ciascuno di loro. Credo che ogni singola lettera, ridisegnata colorata, slegata dal suo severo compito, dall'ordine obbligato, può diventare divertente e inquietante, si trasforma da parte di una parola in semplice e libero segno astratto. Chiunque la osservi può vedere, nel disegno, ciò che preferisce. La libera creazione non è sinonimo di indifferenza. Ha l’intenzione anche di aggredire la realtà. In questa direzione va la mia scelta di occuparmi, da qualche anno, di alfabeti diversi dal latino. Ho sviluppato, in questo modo, la decorazione del carattere straniero, lettera o ideogramma, con forme del corrispondente latino. L’interno della iniziale viene così illustrato per mezzo del segno corrispettivo: l’intento è di creare una sorta di dialogo tra mondi e culture diverse, comunicanti nella sintesi armonica di una lettera “miniata”. Essa contiene in sé il suo significato e, nello stesso tempo, la sua negazione, simbolico augurio per un concreto impegno civile, orientato al confronto. Altrimenti, citando Goya, “il sonno della ragione genera mostri”.
Una più ampia esposizione della mia poetica è in “Illustrazione e parola”, testo da me scritto per www.villafranceschi.it , sito artistico del Comune di Riccione.
Nel mio sito, oltre al link diretto su questo testo, sono riportati interventi di critici. Ne riporto uno che mi è particolarmente caro: “Siamo nel segmento ‘arte e dintorni’, con tutto l’orgoglio che ciò comporta, per chi vi s’avventura. Gloria, ultima degli amanuensi, profana i freddi segni alfabetici, con deliberate trasgressioni nei tratti e nei colori” A. M., Premiazione concorso “Amico Rom” , Lanciano, 1998.
Le immagini qui esposte sono rappresentative del mio percorso artistico: alcuni degli alfabeti completi, una singola lettera in 5 posizioni a colori ogni volta variati, alcune lettere “miniate” di lingue non latine, la ruota zingara, e Il sogno dei suoni e dei segni, manifesto di una giornata della musica gestita dal Conservatorio di Ferrara e accompagnata dalla creazione dei dodici segni zodiacali, che sono tutti riprodotti nel mio sito.
Tutte le opere sono eseguite su carta pergamenata, usando nero di china e colori Ecoline
Alfakandisky
1993
cm 50x70 |
Alfaklee
1994
cm 50x70 |
Alfabraque
2000
cm 50x70 |
Alfabeto ebraico
da Alfakandisky
2000
cm 50x70 |
Lettera S dell’alfabeto armeno
da ALFAMIRO'
1997
cm 35x50
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La ruota zingara
(simbolo-bandiera della cultura Kalé, Rom, Sinti)
da ALFAPICASSO
1998
cm 40x50 |
Lettera O in cinque posizioni
a ventaglio, da ALFAKANDINSKY
1994
cm 40x50 |
Lettera A dell'alfabeto tibetano
da ALFAKANDINSKY a ALFAPICASSO
1998
cm 35x50 |
Il sogno dei suoni e dei segni
manifesto
(ascoltando "Serenata per un satellite", di Bruno Maderna)
da ALFABRAQUE e ALFAKANDINSKY
2002
cm 30x30 |
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