Questo mese Nadir ha invitato Sergio Messina e Painé Quadrellicoordinatori del corso di Sound Design dello IED di Milano.
Presentano ‘Home Sounds’, realizzato dagli studenti del corso.
“Uno dei nodi concettuali più interessanti nel progettare un corso di Sound Design (come abbiamo fatto noi all’Istituto Europeo di Design è quello della relazione tra SD e musica. Un rapporto davvero bizzarro e molto intimo: la musica è certamente la forma più sofisticata di SD mai espressa dall'umanità. Ma da almeno un secolo sappiamo che non è la sola, che moltissime forme le si sono affiancate e ci si sono mescolate (dalla Radio a Cinema). Di più: dagli anni '80 in poi è tecnicamente possibile quello che per secoli è stato tentato in varie maniere dai compositori, e cioè - grazie al digitale - incorporare nella musica elementi rumoristici, effetti sonori e veri e propri paesaggi acustici - annullando di fatto il confine tra Musica e SD, e mandando definitivamente in soffitta la pur bella definizione di Musica Concreta: nel 2008 finalmente tutta la musica può essere concreta, e viceversa.
In quest'ottica si è deciso, come progettazione per i diplomandi del terzo anno, di produrre "un album elaborando suoni registrati nelle case degli studenti. La classe si è divisa in 4 gruppi, e ognuno si è occupato di registrare ed elaborare i suoni di una stanza diversa: Bathroom, Living Room, Kitchen e Bedroom. Quindi gli studenti hanno editato i suoni e li hanno trasformati in ritmo e musica, completandoli con suoni elettronici e programmando sequenze." (dalla presentazione del progetto). Gli studenti hanno inoltre curato missaggio e masterizzazione, e stanno creando anche la copertina: lo IED ha deciso, infatti, di stamparne un CD.
Il risultato suona fresco e naturale. Ma questo non deve sorprendere: mentre da certe parti si continua a discettare sul confine tra gli stili, le nuove generazioni, cresciute suonando il PC, attraversano i confini con estrema naturalezza, appoggiandosi da un lato a un linguaggio (quello della Musica elettronica di matrice dance) che oggi sembra avere una funzione non dissimile da quella avuta dal blues nel '900, e dall'altro alla spettacolare Musica del mondo, ben conosciuta a chiunque abbia preso in mano un registratore. Riunificando così, con disinvoltura (e come loro un'intera generazione di giovani musicisti), due elementi - musica e suoni naturali - che s'inseguono da secoli.