Nadir questo mese ha invitato la Fondazione Fotografia Modena, con la sua mostra “Principianti”.
“Di cosa parliamo quando parliamo d’amore? Con questa domanda nove studenti del master di Fondazione Fotografia Modena si sono approcciati al tema portante del festivalfilosofia 2013, l’importante kermesse modenese quest’anno dedicata all’amare.
Come allude lo stesso titolo della mostra - diretta citazione di un racconto di Raymond Carver nel quale si dichiara che “siamo tutti principianti in fatto d’amore” - le risposte che i giovani artisti hanno voluto dare attraverso le loro opere video-fotografiche non sono da intendere come asserzioni assolute, ma come tentativi di esplorazione di un tema che ha tante e complesse sfaccettature, spesso lontane dalla tradizionale accezione di amore romantico che sembra piuttosto essere costantemente rimesso in discussione.
Non è solo il rapporto tra partner a essere indagato: le opere in mostra si soffermano sul sentimento che lega il singolo alla comunità e al proprio Paese, sugli affetti famigliari e i luoghi ad essi deputati, o ancora sulle moderne declinazioni nichilistiche del leopardiano “amor di sé”. Alcuni lavori tentano di descrivere la dimensione sognante dell’innamoramento, come il video di Valentina Sommariva che racconta gli amori “muti” e idealizzati tra i detenuti del carcere di Bollate. Altri – come il dittico di Cristina Serra che contrappone asetticamente l’entrata di una chiesa a quella di un tribunale – evidenziano invece come il nostro rapporto con l’amore sia condizionato da sovrastrutture sociali e culturali che hanno di fatto inaridito la visione di questo sentimento. Alle ferite lasciate da una relazione che finisce allude invece metaforicamente il video di Silvia Mangosio, una performance lunga nove minuti dove l’artista cerca di ricucire con minuzia e pazienza un cuore tagliato”.
(Testo di Claudia Fini, Ufficio Mostre, Fondazione Fotografia Modena)
Per le opere e le biografie degli artisti in mostra CLIC!
Nadir ringrazia Cecilia Lazzeretti dell’Ufficio Stampa della Fondazione Fotografia Modena che con il suo lavoro ha reso possibile la realizzazione di questo numero.
|
