Roberto Emilio, filmworker.
Mi chiamo Roberto Emilio, più che un regista o video maker mi definisco e mi riconosco nella dizione di “montatore” pur avendo agito nelle aree della videoarte e della Tv.
Perito elettronico, sono iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Pubblicisti dal ’95 occupandomi prevalentemente delle tecnologie della comunicazione.
Dal 2003 collaboro assiduamente con la Rai.
Lavoro anche con il Centro di post produzione Digigraf realizzando molti progetti tra cui ricordo alcune video installazioni con Fabrizio Mangoni al museo di Benevento Arco di Traiano e a quello di Paestum.
Ho anche collaborato ad alcuni video realizzati per “Corto Circuito”, manifestazione organizzata da Franz Cerami.
Altri miei lavori:
- Collana video Roberto Murolo (RAI International)
- Concerto di Julio Iglesias (Rai Due)
- Collaborazioni alla serie di teatro ‘Palcoscenico’: “La Celestina” – “Il Mitico 11”; “Il Fuoco Del Vesuvio” (Rai Due)
- Per Rai Educational: Lezioni di Cinema; Progetto Siena; Rai@la Carte; La scuola in diretta
- Vari servizi realizzati per Geo&Geo (Rai Uno), La Squadra (Rai Due)
- Pillole quotidiane per “Pippo Kennedy Show” (Rai 1)
- Contributi per “Convenscion” e “Superconvenscion” (Rai 2)
- Programma di Fabrizio Mangoni (Alice Tv)
- Per Mediaset: Contributi destinati a “Festival Bar”, “Modamare”, "Il Quizzone"
- Home Video The Art of Scool of the Lollis (di Francesco Paoloantoni)
- Il gigante che dorme (lungometraggio sul Vesuvio e Pompei)
- Clip per Enti e istituzioni: Cee; Cis; Città della Scienza; Fondazione Idis; Telesoft
- Spot: Tim; Omnitel; Derby Blue; Renault; Nokia; Cornetto Algida; Punto D; Ministero della Pubblica Istruzione
Nei miei lavori punto all’essenzialità dell’immagine, renderla sostanziale, con un ridotto ricorso agli effetti elettronici; credo, infatti, che il video sia già una forzatura per il nostro occhio, poiché nella realtà tutto è in “piano sequenza”, senza interruzioni o stacchi.
Non soltanto, quindi, cerco di non “appesantire” il discorso filmico, ma di lavorare attraverso un linguaggio per sottrazione, senza distogliere, cioè, da quanto la forza della singola immagine riesce ad esprimere. In ogni video, luoghi e personaggi li illumino con la luce naturale riducendo, per quanto è possibile, al minimo la luministica artificiale.
Il lavoro che qui presento è un estratto, o trailer, di un video che ho ideato per Abso – da qui il titolo – sigla con la quale operano gli artisti Marco Abbamondi e Attilio Sommella.
Ho puntato a ricostruire la storia del locale, officina-laboratorio dove lavorano, dal momento in cui loro due ne presero possesso ad oggi.
Ho voluto far rivivere la storia di qualcosa che, prendendo spunto dalla ristrutturazione degli ambienti, ne cogliesse i tempi frenetici che sono tempi storici e psicologici di un progetto nascente, una corsa attraverso muri e calcinacci, polvere e fatica che è anche una corsa verso un traguardo di speranze.
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